30 anni di Peugeot 306

Presentata per sostituire le versioni alto-di-gamma di 205 e di 309, riportò nei rally la Casa del Leone.

Trenta anni fa, nel 1993, Peugeot lanciava la 306, modello destinato a sostituire le versioni alto-di-gamma di 205 e di 309. Costruita sulla stessa piattaforma della Citroën ZX, aveva carreggiate più larghe della “cugina” e, pur essendo più corta di circa 8 centimetri, aveva un passo più lungo di 2 centimetri. Il risultato era una carrozzeria con sbalzi piuttosto ridotti, a tutto vantaggio dell’abilità interna che uno dei più importanti argomenti di vendita per una vettura del segmento C.

Le due generazioni di Peugeot 306 furono prodotte ed assemblate in almeno 9 siti nel mondo fino al 2002. Subito disponibile in versione berlina a 3 e 5 porte, fu successivamente affiancata da una 4 porte e soprattutto, nel 1994, da un’attraente cabriolet disegnata e costruita da Pininfarina, eletta “La Più Bella Cabriolet dell’Anno” al Salone di Ginevra del 1994 e “Cabriolet dell’Anno” nel 1998.

Peugeot 306 fu proposta inizialmente con 3 motori a benzina di 1.400, 1.600 e 1.800 cc che sviluppavano rispettivamente 75 CV, 88 CV e 101 CV. Ad essi si aggiunsero successivamente un 2,0 litri ad iniezione in quattro versioni con potenze e caratteristiche differenti (monoalbero, bialbero, 8 e 16 valvole), un 1.900 Diesel aspirato da 71 CV e turbo-benzina da 92 CV, un 2.000 turbodiesel common-rail da 90 CV.

Nell 1997 fu presentata una seconda serie, oggetto di un accurato restyling estetico che dall’anno seguente comprendeva anche una versione station wagon (1998). Nel frattempo il comportamento su strada di Peugeot 306 era diventato un punto di riferimento, evidenziato soprattutto dalle versioni sportive della famiglia 306 XSI e 306 S16. Una spettacolare d e indimenticabile versione Maxi da 285 CV segnò il ritorno della Casa del Leone nei rally nel 1996 dopo una pausa di 10 anni. Ha vinto un combattuto Campionato Francese Rally con Gilles Panizzi nel 1996 e nel 1997 e ha continuato a vincere gare su asfalto del Campionato del Mondo Rally, impensierendo World Rally Car molto più potenti, come in Corsica nel 1997 e nel 1998.