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Dal Po riemerge un semicingolato tedesco

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Fu abbandonato dai nazisti in fuga.

La notizia ha quasi dell’incredibile e ricorda quelle relative ai ritrovamenti sulle montagne del Carso, quando si sciolgono i ghiacciai, di armamenti e resti della Prima Guerra Mondiale. Nei pressi di Sermide (Ferrara) dalle sabbie del Po, in secca a un livello che non si ricordava così basso da oltre vent’anni è riemerso un semicingolato tedesco Sd.Kfz.11, risalente alla Seconda Guerra Mondiale e già presente nell’alveo del Po nelle foto di ricognizione aeree della Raf del 25 aprile 1945.

Il mezzo rimase visibile fino al 1946 o 1947, poi è stato coperto da sabbia e acqua in occasione di una piena del fiume. Da allora non è più stato visibile fino ai giorni nostri. Per gli esperti si tratta di un veicolo dall’eccezionale valore storico, con caratteristiche di grande interesse per rarità e stato di conservazione, presentando ancora la targa, il cruscotto, tracce di vernice e gran parte dell’abitacolo e motore. Ora il semicingolato sarà sottoposto a un attento restauro e studio da parte di uno staff di esperti e quindi reso visibile ed esposto quanto prima al pubblico in un museo sui reperti della Seconda Guerra Mondiale a Sermide.

Si tratta di un semicingolato da trasporto dell’esercito tedesco lungo 5 metri e mezzo, dotato di motore a benzina a 6 cilindri e con una capacità di carico di 3 tonnellate. Entrò in servizio nel 1934 ed era prodotto da Hansa-Lloyd e Goliath, che poi si sarebbero fuse nella Borgward. Successivamente fu prodotto anche dalla Hanomag di Hannover e dalla Horch (che poi sarebbe diventata Audi, ma questa è un’altra storia).

Considerato un veicolo da traino di artiglierie medie e leggere, con una specifica attitudine per gli obici leFH 18 da 105 mm dell’esercito, fu usato poi come vettore per cannoni da 75 mm Pay 40 controcarro, sempre con pesi massimi di circa 1.500 kg. La Lutwaffe lo usò come trattore stradale per cannoni Flak 36 da 37 mm, ma il ruolo più impressionante era quello di vettore per i lanciarazzi Nebelwerfer. Erano disponibili anche versioni destinate a creare cortine fumogene, e per la decontaminazione chimica, ma che in realtà furono utilizzate molto poco. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale era ancora in produzione, dopo 11 anni, presso la Auto Union di Chemnitz.

A quanto pare il semicingolato trovato nel letto del Po sarebbe stato visto spesso in zona nell’ultimo periodo di guerra impegnato a trainare armi come il Pay 43 da 88/71 mm controcarro, del peso di ben 3.600 kg ospitando a bordo fino ad 8 uomini con la funzione di serventi al pezzo in questione.

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