Auto che volano. Quando la realtà supera la fantasia

I test di macchine volanti con persona a bordo effettuati con successo sono molto pochi. Quello appena avvenuto nel campo prova di Toyota, da SkyDrive è destinato molto probabilmente ad aprire una nuova frontiera per la mobilità.

Volare è sempre stato il sogno dell’uomo. Ha provato a farlo con tutti I mezzi, inclusa l’auto. A spostare la mobilità dalle strade al cielo è stato però più il cinema, fantasticando sul futuro dell’auto. Anche se non sono mancate negli anni i prototipi di macchine volanti, realizzati da pionieri e visionari di una mobilità senza soluzione di continuità, quest’ultima è sempre stata ritenuta non praticabile.

Lo scenario oggi è drasticamente cambiato. Da un lato alcune grandi Case automobilistiche hanno avviato un percorso di sperimentazione in questa direzione. Dall’altro, negli Stati Uniti, è stato firmato dal governatore del New Hampshire il primo disegno di legge che autorizza le auto volanti alla circolazione anche su strada.

Quando un colosso automobilistico giapponese come Toyota annuncia un investimento di quasi 400 milioni di Dollari in Joby Aviation, una start up californiana che sviluppa una sorta di taxi volante, e uno coreano come Hyundai mostra il suo PAV (Personal Air Vehicle) significa che la realtà ha di fatto superato la fantasia.

Due strade: approccio drone e approccio macchina volante. Decollo verticale e decollo orizzontale. Il drone si fonde con una utilitaria.  Tutto così semplice? Non proprio.

Quando però si delinea una normativa come quella USA, che ad esempio prevede che al volante ci sia sempre una persona in possesso della licenza di pilota, che parifica le auto volanti agli aerei con la possibilità di proseguire però il viaggio verso casa anche su strada, è chiaro che ci accingiamo a vedere il decollo di un nuovo business. Se orizzontale o verticale lo capiremo presto.