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Astra Coupè OPC X-Treme: figlia del DTM

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20 anni fa Opel presentò una spettacolare evoluzione di Astra Coupè. Motore V8 a 32 valvole di 4,0 litri di cilindrata. Da o a 100 km/h in meno di 4 secondi.

Porte con aperture ad ala di gabbiano, motore 4.000-V8 da 444 CV (326 kW), 4 secondi scarsi per accelerare da 0 a 100 km/h, oltre 300 km/h di velocità massima. Queste sono solo alcune delle straordinarie caratteristiche dell’Astra Coupè OPC X-Treme, la supercar realizzata 20 anni fa da Opel, nel 2001, sulla base della la vettura che allora partecipava al campionato tedesco DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft). Una straordinaria dimostrazione di come fosse possibile realizzare una supercar per impiego stradale partendo da una vettura da competizione.

Il progetto aveva preso forma sotto la supervisione dell’OPC (Opel Performance Center GmbH), la consociata di Opel, responsabile a livello europeo dell’attività sportiva della Casa tedesca, nonché dello sviluppo di esclusivi modelli ad alte prestazioni. Nata nell’arco di sole sette settimane dalla stretta collaborazione con il Centro Internazionale Ricerche Tecniche, Opel Astra Coupé OPC X-Treme personificava con il suo aspetto molto speciale quella dinamicità e quelle conoscenze tecniche che Opel trasmette in tutti i suoi nuovi modelli.

Il concetto generale di questa sportivissima automobile dagli elevati contenuti tecnici era molto simile a quello della versione da competizione che all’inizio degli Anni Duemila correva nel DTM. Il nucleo centrale di sicurezza della carrozzeria aveva porte che si aprivano ad ala di gabbiano ed un telaio a traliccio. Molte componenti erano in fibra di carbonio ad alta resistenza. Il motore ad 8 cilindri a V di 4.000 cc aveva 4 valvole per cilindro ed era collegato alle ruote posteriori motrici attraverso un cambio a 6 marce montato in posizione transaxle. Le sospensioni anteriori e posteriori erano a doppi bracci oscillanti sovrapposti, mentre l’impianto frenante si avvaleva di 4 dischi in fibra di carbonio.

Circa la metà delle componenti della versione da corsa erano state modificate o riprogettate in funzione dell’impiego stradale della vettura. La carrozzeria era stata resa più armoniosa arrotondando il frontale e la coda, ammorbidendo gli elementi di transizione della carrozzeria, adottando ruote da 20 pollici con fermo centrale realizzate su progetto della stessa OPC ed un’originale colorazione rosso brillante studiata appositamente per la X-Treme. I rivestimenti interni in Alcantara, le finiture in alluminio satinato ed i molti dettagli realizzati a mano che si trovavano all’interno della vettura combinavano un carattere sportivo con un’aria molto tecnologica. In particolare, i sedili con cinture di sicurezza a 5 punti avevano gusci di carbonio rinforzato come quelli della versione che correva nel DTM, pur essendo molto più confortevoli visto che era destinati ad accogliere normali guidatori e non piloti.

Anche il motore era stato modificato in funzione di un impiego stradale. Erano stati ritoccati la fasatura della distribuzione ed il software della gestione elettronica, era stato abbassato il rapporto di compressione ed aumentata la massa del volano in modo che le caratteristiche operative del motore fossero più vicine alle esigenze di un utilizzo quotidiano. Nondimeno, con una potenza massima di 444 CV (326 kW) ed un peso a vuoto di soli 1.150 kg, Opel Astra Coupé OPC X-Treme era una delle più veloci automobili sportive del momento.

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