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Stazioni di ricarica Tesla aperte a tutti: strategia o scelta forzata?

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Le stazioni di ricarica Tesla hanno sempre rappresentato un vantaggio competitivo, esclusivo dei possessori Tesla. La situazione sembra ora evolversi ed aprirsi maggiormente al mercato.

Fin dall’inizio della sua storia Tesla ha fatto delle sue stazioni di ricarica Supercharger un punto di orgoglio, offrendo ai suoi clienti un facile accesso a migliaia di stazioni di ricarica rapida per le persone che viaggiano su strada. Il sito web di Tesla elenca più di 100 stazioni di ricarica Supercharger in funzione, o in arrivo, in Norvegia, e riporta che l’azienda gestisce circa 2.500 stazioni con più di 25.000 Supercharger in tutto il mondo. Una rete dedicata solo ai veicoli Tesla.

Il CEO di Tesla,Elon Musk, non ha però mai escluso la possibilità  di aprire le stazioni Supercharger anche a veicoli non Tesla. Lo scorso Dicembre, ad esempio, aveva dichiarato via Twitter che i veicoli elettrici non-Tesla hanno
accesso alla rete Supercharger, in modalità  “ridotta”, scrivendo che “I Tesla Supercharger erano stati resi accessibili ad altre auto elettriche”.

L’interoperabilità è in effetti allo studio, ma per il momento i Supercharger restano accessibili solo a chi guida una Tesla. La notizia di apertura delle stazioni di ricarica alle vetture non Tesla è ritornata in auge a seguito di una situazione particolare, nata in Norvegia, dove alcune stazioni Tesla saranno aperte a tutti, a partire da quella che sorgerà  nella contea di Vestland, nella zona sud-occidentale del Paese. Si tratta però di una condizione particolare che nasce dal fatto che Tesla ha chiesto un finanziamento pubblico di circa 40.000 Euro e che lo stesso era soggetto però alla condizione vincolante che l’infrastruttura fosse disponibile per tutti i veicoli elettrici. Tesla, che fino a oggi ha consentito l’accesso ai Supercharger solo ai suoi clienti, ha quindi applicato regole diverse dal solito modus operandi proprio per rispettare i vincoli delle autorità  norvegesi. Un’eccezione che apre comunque a possibili interessanti sviluppi futuri. Da notare che l’amministrazione norvegese ha comunicato a Tesla, nero su bianco, che il contributo potrà essere revocato se le condizioni non dovessero essere soddisfatte.
Strategia di crescita o finanza tattica che sia, si tratta indubbiamente di un’apertura di grande interesse per il mercato.

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