Tutti in vacanza! Dopo l’ePrix di Marrakech del 12 Novembre 2016 la terza stagione del Campionato Mondiale di Formula E si prende una pausa di 12 settimane fino all’appuntamento di Buenos Aires in programma il 18 Febbraio 2017. Un incomprensibile “buco” di tre mesi nel calendario della serie “full electric” che rappresenta un gravissimo errore di programmazione da parte degli organizzatori che avrebbero dovuto invece approfittare dell’assenza di gare tradizionali nella stagione invernale e dell’accesso a circuiti cittadini in regioni del mondo dove è Estate per accaparrarsi maggiore attenzione da parte del grande pubblico e darsi una propria speciale dimensione.
Un errore ancora più grave considerando che il prossimo Luglio – mese tradizionalmente “caldissimo” non solo dal punto di vista meteorologico per lo sport automobilistico – sono in programma addirittura quattro appuntamenti della Formula E, uno dei quali per di più doppio. E poco conta se il 7 Gennaio i piloti di Formula E parteciperanno ad un evento di eSports appositamente organizzato dove si troveranno a combattere per un montepremi di un milione di Dollari su una “pista simulata” che comprenderà parte della famosa strip di Las Vegas.
La frittata è fatta. Anche i concorrenti ne sono arciconvinti. Secondo Nick Heidfeld di Mahindra Racing, la Formula E dovrebbe approfittare proprio di questo periodo dell’anno per promuoversi al meglio. «Penso che la maggior parte delle persone siano d’accordo sul fatto che idealmente non dovrebbero trascorrere più di 2-3 settimane tra una gara e l’altra. L’Inverno sarebbe un buon momento per le nostre gare dal momento che non ci sarà molto altro. Credo che in origine l’idea fosse proprio quella di avere un appuntamento in più in questo periodo, ma per diversi motivi in questa stagione ci troviamo con questa enorme pausa».
Dello stesso parere è Mitch Evans, debuttante alfiere di Jaguar Racing, secondo il quale campionato di Formula E dovrebbe essere coerente e costante lungo tutto l’arco del calendario. «Presumo che lo scopo della categoria fosse probabilmente quello di andare più o meno alla ricerca di questo, cioè di avere una gara in Dicembre e magari un’altra a Gennaio. Avremmo calamitato sui di noi una grande attenzione.
Questo gap è invece una cosa che suona un po’ strana. Al momento dobbiamo fare di necessità virtù e cercare di usarlo, adattandoci e digerendo tutto quello che c’è da digerire nelle prime due gare».
Jérôme D’Ambrosio, che adesso corre per Faraday Future Dragon Racing, ma che ha partecipato a tutte le corse di Formula E fin dall’esordio della serie, fa eco alle parole dei colleghi. «È un peccato, ma allo stesso tempo so che non è facile per gli organizzatori colmare la lacuna in questo momento» dice il belga. «È necessario ricordare che questa è soltanto la terza stagione della categoria… Quest’anno abbiamo alcune destinazioni parecchio “chic” in calendario, ma il “buco” ci sembrerà molto lungo e, come sappiamo, nell’automobilismo sportivo la quantità di motivi di interesse è sempre molto importante. Abbiamo bisogno di trovare qualche correttivo e sono certo che Alejandro Agag ed il suo gruppo di lavoro lo troveranno».
A quanto pare la spiegazione di questo buco di 12 settimane nel calendario della Formula E risalirebbe al fatto che la data dell’ePrix di Hong Kong è stata fissata con largo anticipo e che gli organizzatori volevano allo stesso tempo un calendario “sbilanciato” che fosse caratterizzato da una rapida successione di gare in Primavera ed in Estate capaci di congedare al meglio il campionato.
I programmi della stagione 2016-2017 prevedono sei appuntamenti tra la gara di Montecarlo in Maggio ed il gran finale di stagione a Montréal a fine Luglio, “compressi” in un intervallo di appena 10 settimane.
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