Buche stradali? Georadar, macchine tappabuchi,  bitumi modificati - image  on https://motori.net
You are here

Buche stradali? Georadar, macchine tappabuchi, bitumi modificati

Buche stradali? Georadar, macchine tappabuchi,  bitumi modificati - image 018636-000172556 on https://motori.net

Asfalti spaccati, fessurati. Buche che sembrano crateri, talvolta addirittura voragini. Le strade italiane non sono precisamente in buone condizioni. Specialmente quelle delle grandi città, dove le amministrazioni intervengono quando possono e come possono, spesso con le solite “pezze” che – come le cronache purtroppo ci confermano –  durano letteralmente dalla sera alla mattina. E così entrano in azione volontari, come ad esempio quelli dell’Associazione Tappami di Roma, che intervengono a proprie spese.

Le soluzioni però sono altre e passano attraverso l’utilizzo di di tecnologie d’avanguardia come georadar, termografia ad infrarossi, deflettometri, profilometri e laser scanner in grado non solo di scandagliare la superficie dell’asfalto, ma anche di “vedere” cosa c’è sotto di essa e quindi di studiare in modo scientifico le cause del degrado stradale e la loro evoluzione, senza lunghi e costosi interventi cantieristici. Basta far percorrere il tratto stradale in questione ad un veicolo opportunamente attrezzato che, viaggiando anche ad una velocità di 70-100 km/h e quindi senza intralciare il traffico, è in grado di “mappare” ogni millimetro quadrato della strada raccogliendo in pochissimo tempo una gran quantità di informazioni che devono essere poi analizzate da esperti professioni del settore in grado poi di fornire soluzioni vere al reale problema.

Una volta però fatta un’analisi corretta della sitiazione bisogna poi intervenire utilizzando tecnologie adeguate come i bitumi modificati ovvero bitumi tradizionali ai quali sono aggiunti  speciali polimeri in grado di fornire caratteristiche specifiche a seconda delle applicazioni. In generale, possiamo dire che un bitume modificato rispetto ad un bitume tradizionale è più resistente al carico ed alla fatica, sopporta meglio le variazioni di temperatura, è più resistente all’invecchiamento, maggiore resistenza alla deformazioni ed alla propagazione delle fessure e quindi in sintesi ha una maggiore durata.

Certo i costi dei bitumi modificati sono superiori rispetto a quelli dei prodotti tradizionali, ma i risultati finali in termini di prestazione offerta e di durata nel tempo sono nettamente superiori. Non a caso ad utilizzarli sono soprattutto quei privati che tengono giustamente conto non solo dell’impegno economico iniziale, ma anche di quello di quei successivi interventi di ripristino che si rendono inevitabilmente necessari e – perché no – di quanto messo a disposizione dell’utente finale. Questo è il caso delle società autostradali ed aeroportuali o di una multinazionale come Bridgestone che per un impianto di assoluta eccellenza come l’European Proving Ground di Aprilia ha scelto bitumi modificati TotalErg in grado di fornire eccellenti prestazioni con importanti vantaggi in termini di elasticità e resistenza all’invecchiamento.

Una volta scelti i materiali migliori bisogna poi utilizzare gli strumenti più appropriati per utilizzarli. A tale scopo esistono tecnologie e macchinari in grado fornire soluzioni più vantaggiose e durature testate da oltre vent’anni in altri Paesi europei. Un esempio è la cosiddetta “macchina tappabuche” che esegue i lavori a caldo con una particolare procedura che fa risparmiare tempo e denaro.

Il metodo è semplice, la macchina esegue 4 operazioni in breve tempo: la pulizia mediante aria compressa della buca con l’asportazione di tutti i sedimenti; la preparazione del fondo della buca a “caldo” (50-60°C) con speciali emulsioni a base di bitumi modificati; il gettito di graniglia e la finitura e livellatura. Importata e distribuita in Italia da Combicons, la “macchina tappabuche” permette di ottenere un asfalto liscio ed uniforme garantito per circa 2 anni. Con ulteriori vantaggi per l’utenza come, ad esempio, il ripristino della circolazione dopo pochi minuti senza che ciò provochi dei danni al lavoro realizzato.

Guarda tutte le foto

Related posts

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.