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40 anni di stile, versatilità e sportività

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Audi  pioniere nel segmento delle familiari ad alte prestazioni fruibili nell’utilizzo quotidiano con l’iconica RS 6 Avant.

“Le belle station wagon si chiamano Avant”: lo slogan pubblicitario Audi coniato nel 1995 ha fatto scuola e rende omaggio ad una delle configurazioni di carrozzeria più celebri nella storia del Casa tedesca. A 40 anni dal lancio della prima Avant, interpretazione Audi del tema station wagon, le familiari dei Quattro Anelli si confermano modelli di grande successo: Audi A4 Avant è la wagon più venduta in assoluto in Italia. Un gradimento cui contribuiscono in modo determinante la spiccata versatilità, il design muscolare, l’ampiezza del portfolio tecnologico, le varianti high performance e il valore residuo di riferimento.

Nel 1982 Audi lanciò la terza generazione di Audi 100 – denominata Typ 44 o più comunemente C3 – un’auto riconosciuta sin dal debutto quale icona di design in quanto anticipava gli stilemi delle future vetture dei Quattro Anelli. Alla struttura leggera realizzata in ampia parte in alluminio si accompagnava il coefficiente di resistenza aerodinamica (CX) di 0,30, straordinario per l’epoca. Audi 100 C3 fu proposta in due configurazioni di carrozzeria: berlina 4 porte e Avant. Da quel momento, tutte le station wagon Audi avrebbero condiviso la denominazione Avant. Fu uno straordinario successo commerciale, tanto che in Cina continuò a essere prodotta sino al 2002, e contrassegnò l’inizio dell’era Avant.

Audi 100 Avant C3 fu la prima “vera” Audi Avant, ma era stata preceduta da un’Avant… che non era un’Avant. Nel 1977, la seconda generazione di Audi 100 (C2) fu declinata sì nella variante denominata “Avant”, ma si trattava di una configurazione di carrozzeria tipo fastback a 5 porte che, di fatto, anticipava le Audi Sportback che sarebbero arrivate oltre trent’anni dopo.

Ben più coerente con gli stilemi Avant il debutto della prima familiare Audi di classe media, Audi 80 Avant (B4), lanciata nel 1992. Antenata dell’attuale Audi A4 Avant, Audi 80 Avant contribuì in modo determinante ad affermare le premiumness del marchio grazie a finiture curate e materiali all’avanguardia per l’epoca, a una conclamata affidabilità, a prestazioni brillanti e a un piacere di guida in linea con le versioni berlina. Ebbe l’indubbio merito, specie nelle versioni più performanti, di scardinare definitivamente lo stereotipo della giardinetta quale auto esclusivamente da lavoro o quale paciosa vettura da famiglia.

 

Se Audi 80 Avant aveva proiettato le station wagon Audi in una nuova dimensione, fu la sua derivazione sportiva RS 2 Avant a scrivere un inedito capitolo della storia della Casa. Presentata nel 1994 fu il primo modello della gamma RS e al contempo inaugurò il segmento delle familiari ad alte prestazioni. Dotata di un 5 cilindri turbo 20 valvole da 315 CV, un’architettura motoristica tuttora in uso, si avvaleva della trazione Quattro con differenziale centrale autobloccante, sviluppata nelle competizioni e in special modo nei rally, che consentiva di scaricare a terra l’esuberanza del 5 cilindri di Ingolstadt. Era

la sintesi perfetta di quelli che sarebbero diventati i tratti distintivi della gamma Audi Sport: portava prestazioni, prestigio ed esclusività al limite di quanto tecnicamente ottenibile senza rinunciare alla fruibilità nell’utilizzo quotidiano. Caratteristiche condivise da due ulteriori pietre miliari Audi Sport quali le prime generazioni di Audi RS 4 Avant e Audi RS 6 Avant. La prima, presentata nel 1999, si avvaleva di un V6 2.7 biturbo a 5 valvole per cilindro. Gli ingegneri di quella che, al tempo, si chiamava Quattro GmbH, lavorarono sul propulsore per garantire una “fame di giri” e un’erogazione di coppia sconosciute all’unità di partenza. In collaborazione con la britannica Cosworth Technology, sino al 2004 affiliata di Audi AG, venne rivista la testata e furono ridisegnati i condotti di aspirazione e scarico. I turbocompressori, dalla portata maggiorata, garantirono una superiore pressione di sovralimentazione. Interventi che portarono a 380 CV la potenza del V6.

Non meno iconico il debutto, nel 2002, della prima serie di Audi RS 6, proposta nelle configurazioni Avant e berlina e successivamente evoluta attraverso vent’anni e quattro generazioni. Massima espressione del segmento alte prestazioni, sin dagli esordi ha abbinato alle prestazioni da supercar la fruibilità caratteristica delle berline e familiari Audi. Elementi tecnici distintivi quali la trazione integrale Quattro, i propulsori biturbo a V e il sistema Dynamic Ride Control per la compensazione idraulica di rollio e beccheggio hanno accompagnato il modello dall’unveiling sino ad oggi. Il V8 4.0 biturbo da 600 CV con tecnologia mild-hybrid appannaggio dell’attuale Audi RS 6 Avant C8 è espressione dell’evoluzione sostenibile della gamma Audi Sport.

Sin dagli albori le familiari dei Quattro Anelli abbinano la versatilità, abitabilità e capacità di carico caratteristiche della configurazione station wagon a un design dinamico e a una spiccata propensione all’innovazione. Non a caso è stata proprio Audi 100 Avant Quattro, nel 1990 svelata al Salone di Ginevra nella configurazione prototipale Duo, a portare al debutto la prima applicazione Audi della tecnologia plug-in. Una soluzione tecnica che vedeva la trazione elettrica agire esclusivamente sull’assale posteriore e che costituiva un primo, embrionale, passo verso l’elettrificazione dell’offerta.

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