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Una spider veramente unica

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E’ la nuova NM+ realizzata da Gorgona Cars su base Mazda MX-5.

Nell’ambito della manifestazione Milano Monza Open-Air Motor Show 2023, Gorgona Cars ha presentato la NM+, una barchetta biposto derivata dall’evoluzione della NM concept, svelata a Settembre 2022. NM+ ed ispirata alle auto da corsa d’epoca, che è basata su una Mazda MX-5 di prima serie NA totalmente modificata ed equipaggiata con il gruppo meccanico della MX-5 di ultima generazione ND.

Pensata per collezionisti ed appassionati di automobili, NM+ rappresenta il preludio di una piccola produzione di serie. Sue caratteristiche peculiari sono l’intrinseca leggerezza, sinonimo di piacere di guida, il design sinuoso e funzionale alla tecnica, il moderno 4 cilindri 2.0 Skyactiv, alimentato a benzina, efficiente e performante.

NM+ (“+” indica l’abitacolo biposto) è realizzata a partire da una Mazda MX-5 NA completamente restaurata, ammodernata nella meccanica, perfezionata nel telaio e nella componentistica, nonché rifinita con materiali esclusivi. Una speedster leggera e potente, fedele all’architettura meccanica del modello originale e pensata per esaltare il puro piacere di guida analogico. Sotto la carrozzeria, slanciata e affusolata, figura il motore Skyactiv-G della MX-5 di ultima generazione, il propulsore 2,0 litri aspirato più efficiente e performante mai prodotto dalla Mazda. Derivano dalla MX-5 ND anche la trasmissione con cambio manuale a 6 marce, il differenziale posteriore autobloccante e il PPF, la traversa di alluminio che fa da spina dorsale all’intero powertrain.

Fin dall’inizio del suo concepimento, NM è stata ideata per essere proposta in due versioni: una monoposto, più estrema ed una biposto, più fruibile. Contestualmente alla realizzazione tutte le sovrastrutture del veicolo – il tonneau cover abitacolo, i cupolini anteriori e le gobbe aerodinamiche dietro i sedili – sono state interamente riprogettate ed alleggerite. Le nuove componenti aggiuntive della carrozzeria sono in fibra di carbonio e, grazie anche all’ottimizzazione del loro design, pesano circa la metà di quelle in fibra di vetro viste sulla NM concept. Le gobbe posteriori, in particolare, sono state rimodellate per essere più affusolate ed aerodinamiche.

Il tonneau cover dell’abitacolo incorpora ora il cupolino all’interno del quale è incastonata la strumentazione: le zone guidatore e passeggero sono separate da un ponte centrale che consente di avere, idealmente, due cellule abitative distinte e che contribuisce a schermare l’abitacolo dalle turbolenze, oltre a prestarsi a qualsiasi tipo di personalizzazione (la costruzione modulare della sovrastruttura, comunque, consente di opzionare il veicolo senza il bridge centrale). Ripensato pure il cupolino anteriore, ora più protettivo e integrabile con un aero-screen trasparente, per la massima protezione dall’aria.

La progettazione delle suddette sovrastrutture ha coinvolto talentuose realtà dell’automotive torinese: fra esse figurano Speed, azienda attiva nei campi del product design e dell’”engineering services”, Huron, impegnata nel campo della fresatura cnc e stampa 3D e J.m., che ha realizzato i componenti in materiale composito di cui la NM+ è dotata.

NM+ ha un telaio molto più rigido rispetto a quello dell’auto di partenza: la maggior parte del merito va al nuovo “brancardo alto”, il cui margine superiore arriva a circa metà altezza della portiera originale, consentendo di avere una cellula abitacolo a forma di vasca. Ne beneficia pure la sicurezza dei passeggeri, più protetti in caso di impatto laterale. Il nuovo brancardo alto ha comportato la necessità di modificare la geometria delle porte originali, che ora sono più piccole e leggere.

Mentre a proteggere i passeggeri nell’eventualità di un ribaltamento c’è un rollbar costruito con criteri motorsport, nascosto sotto le gobbe aerodinamiche e con funzione di irrigidimento dell’intero retrotreno. Sotto il pavimento dell’automobile, inoltre, sono saldati nuovi longheroni di acciaio, particolarmente robusti, che incorporano quelli originali. Come sulle auto da corsa, poi, le varie porzioni del telaio prevedono saldature di rinforzo aggiuntive. A tutto questo si aggiungono le barre di rinforzo di avantreno e retrotreno. Le sopracitate modifiche al telaio consentono alla NM+ di avere una rigidezza torsionale pressoché doppia rispetto alla MX-5 NA di partenza.

Nella sua porzione anteriore, il tonneau cover rigido piega verso il basso, andando idealmente a sparire sotto il cofano anteriore di alluminio, creando una feritoia di foggia semilunare: questo elemento ha la funzione tecnica di estrazione dell’aria proveniente dal vano motore carenato, parte del fondo piatto di cui l’auto è dotata e che termina con un estrattore posteriore.

Inoltre, attraverso la finestratura ricavata nel parafiamma anteriore, l’apertura semilunare consente di scorgere il 4 cilindri 2.0 Skyactiv-G, installato in posizione particolarmente arretrata per favorire un ottimale bilanciamento dei pesi fra i due assi e una dinamica di guida di alto livello. A conferire un tocco di sportività e modernità all’insieme contribuiscono lo splitter anteriore e gli affusolati specchietti retrovisori laterali. Il cofano posteriore con nolder integrato, invece, dona slancio alla silhouette laterale.

Tutti i particolari della carrozzeria originariamente cromati, così come molti di quelli interni, sono in tinta nera, a tutto vantaggio della contemporaneità visiva. I cerchi di lega leggera su cui poggia la NM+ sono i leggerissimi ed iconici Enkei RPF1 da 15”, gommati con pneumatici Yokohama A052 da 205/55. Il corredo tecnico include un assetto sportivo specifico, regolabile in estensione e compressione, e un nuovo impianto frenante.

Gli interni? Niente radio, climatizzatore o fronzoli di altro genere; rimangono solo i sedili monoscocca della portoghese LusoMotors RCC, moderni e leggerissimi, il volante by Momo dal diametro ridotto, la strumentazione (incastonata fra cupolino e tonneau cover rigido), pedali, cambio e freno a mano. Plancia, pannelli porta e cuscini dei sedili sono rivestiti di Alcantara: questo pregiato materiale, eccellenza del Made in Italy, è stato scelto per la sua notoria durabilità, per il piacevole effetto al tatto e per la sua intrinseca leggerezza.

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