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In Italia l’8,6% del circolante è ad alimentazione alternativa

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Le Marche sono la regione con la percentuale più alta (17,8%)

Gli autoveicoli ad alimentazione alternativa (elettrici, ibridi, a metano e a GPLl) in circolazione in Italia sono l’8,6% sul totale del parco circolante. Questo dato emerge da un’elaborazione su dati ACI dell’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca della più specializzata rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico la cui prossima edizione è in programma a Bologna dal 22 al 26 Maggio.

Su un totale di 44,2 milioni di autoveicoli circolanti nel nostro Paese, quelli elettrici, ibridi, a metano e a GPL sono 3,8 milioni (che corrispondono, appunto, all’8,6% del parco), mentre quelli alimentati a benzina e a gasolio sono 40,4 milioni, e cioè il 91,4% del parco circolante. Più nello specifico, dei 3,8 milioni di autoveicoli ad alimentazione alternativa circolanti il 5,6% è alimentato a GPL (2,5 milioni di veicoli), il 2,4% è alimentato a metano (1 milione di unità), mentre gli autoveicoli ibridi ed elettrici rappresentano solo lo 0,6% del parco circolante (circa 263.000 unità).

L’analisi dell’Osservatorio Autopromotec fornisce anche un prospetto regionale in base al tasso di penetrazione degli autoveicoli ad alimentazione alternativa sul totale del parco circolante. La regione in cui vi è la percentuale maggiore di autoveicoli ad alimentazione alternativa sono le Marche (17,8%), seguita da Emilia Romagna (17,3%), Umbria (12,8%) e Veneto (10,6%). Seguono, comunque sopra la media nazionale, la Campania (9,6%), il Piemonte (9,5%), la Toscana (9,3%) e l’Abruzzo (9,2%). Agli ultimi posti di questa graduatoria, invece, si trovano la Sardegna e la Valle d’Aosta (dove rispettivamente solo il 2,4% e il 2% degli autoveicoli circolanti è ad alimentazione alternativa), mentre stupisce che una regione come la Lombardia sia oltre la metà della classifica.

Dai dati esposti emerge dunque che gli autoveicoli ad alimentazione alternativa rappresentano ancora una quota minoritaria del parco circolante e in alcune regioni del tutto marginale. Tuttavia, si tratta di una quota in costante crescita: infatti, come dimostrano i dati degli ultimi anni, in Italia il parco circolante di autoveicoli ad alimentazione alternativa è passato dalle 3,4 milioni di unità del 2016 alle 3,8 milioni di unità del 2018, con un aumento percentuale dell’11,7%. Gli autoveicoli elettrici ed ibridi, in particolare, sono quelli che hanno fatto registrare la crescita maggiore (+99% dal 2016).

Proprio la crescita delle motorizzazioni ibride ed elettriche nel nostro Paese, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, rappresenta senza dubbio il preludio di una vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che avrà un impatto importante su tutti gli aspetti della motorizzazione ma che determinerà cambiamenti significativi anche sull’autoriparazione. Di sicuro le auto elettriche e, in generale, le vetture del futuro, avranno meno componenti usurabili rispetto alle auto tradizionali di oggi, ma allo stesso tempo la domanda di autoriparazione non diminuirà. Questo perché il crescente numero di sensori e centraline degli autoveicoli genererà la necessità di affidarsi alle officine di autoriparazione, le quali dovranno investire in attrezzature e strumentazioni all’avanguardia oltre che su una sempre più specializzata formazione del personale.

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