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Gran Tour Abruzzo

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Auto d’epoca sulle strade abruzzesi.

L’Abruzzo come non lo avete mai visto. Il lavoro che svolge ogni anno Felice Graziani per organizzare il Gran Tour Abruzzo è pregevole anche perché consente di scoprire questa regione, un tempo dimenticata, ma in effetti ricca di bellezze naturali e di opere d’arte.

Si dà il caso che tra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di parchi e di aree protette: tre Parchi Nazionali, un’Area Marina Protetta, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, un primato che fa della regione la maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.

Il menu proposto dall’edizione 2024 è stato veramente esaustivo sia da questo stato dell’arte, sia sul piano specifico dell’evento motoristico. La manifestazione inserita nel Circuito Tricolore ASI ha proposto nei suoi tre giorni di svolgimento la scalata del Gran Sasso d’Italia, la “transumanza” verso il mare, con Francavilla sede di tappa, e poi il ritorno, con la Maiella e le strade della Marsica.

Alla fine di questa “passeggiata” è scattato il circuito di Avezzano e il Trofeo Micangeli che in notturna hanno divertito pubblico ed equipaggi. Nelle varie classifiche sono emersi Pastore-Pastore su Alfa Romeo Giulia Spider del 1963, Di Lorenzo-Colucci su Osca Maserati 372 F2 del 1953 (vincitrice anche della classifica femminile) e Rossetto-Norbiato su MG A del 1959. Tra i premi speciali si segnalano la Coppa Di Lorenzo vinta da Raffaele Barletta su Monaci 8C del 1952, il Trofeo Micangeli a Dario Bove su Austin Healey 100 BN 2 del 1952, il Trofeo Strada dei Parchi a Massimiliano Paglione su Bugatti Tipo 37 del 1927, il Trofeo Mafra a Daniele Turrisi su Fiat 508 Coppa d’Oro del 1935, il Trofeo Glasurit a Roberto Begliomini su Cisitalia del 1952, il Trofeo Car & Classic a Stefano Landi su Maserati Tipo 26 del 1926.

A seguire la manifestazione dal chilometro zero alla conclusione Adriana Volpe, una bellezza in una terra così bella.

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