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Earl Bamber: da Porsche Junior a vincitore di Le Mans in un anno

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“È stata un’emozione indescrivibile tenere in mano questo trofeo ed
essere acclamati da così tante persone”, confessa il ventiquattrenne
pilota neozelandese. “Quando un pilota sogna di vincere a Le Mans,
normalmente è il momento in cui si sveglia. Ma per una volta questo
sogno è continuato nella vita reale”.

La sensazionale vittoria sul
circuito della 24 Ore segna l’apice della sua carriera fulminea da
Porsche Junior a pilota professionista e celebrato vincitore di Le Mans,
il tutto in poco più di un anno.

Earl Bamber non è estraneo al
successo. Grazie al sostegno di Porsche e alla sua partecipazione nei
campionati monomarca Porsche, la sua carriera, iniziata nel karting nel
2004, ha ricevuto un notevole slancio. Il primo passo fondamentale è
stato battere gli altri aspiranti provenienti dai campionati marche di
tutto il mondo e vincere la selezione juniores. In un processo di
selezione globale, gli otto candidati dovevano non solo compiere giri
veloci ma anche dimostrare la loro conoscenza tecnica e capacità di
analisi nella messa a punto della Porsche 911 GT3 Cup. E nessuno l’ha
fatto meglio del neo-vincitore neozelandese della Porsche Carrera Cup
Asia.

Come ricompensa, Porsche gli ha conferito una borsa di
studio di 200.000 Euro e la possibilità di dimostrare il suo valore
nella International Porsche Mobil 1 Supercup, stagione 2014. Nella serie
di punta dei campionati monomarca Porsche, che si svolgono come eventi
complementari alle gare di Formula 1, la stella di Earl Bamber ha
brillato nuovamente. Come pilota Porsche Junior ha vinto la gara di
apertura della stagione sul Circuit de Catalunya, alla periferia di
Barcellona, e si è aggiudicato la vittoria numero due sull’impegnativo
circuito delle Ardenne di Spa-Francorchamps. Al termine della stagione
sportiva è stato proclamato campione. Nella Carrera Cup Asia ha
conseguito otto vittorie e dieci punti di podio, portando a casa il
titolo per la seconda volta e aggiungendo due vittorie nella Porsche
Carrera Cup Deutschland. A completamento della sua straordinaria
stagione, ha preso posto per la prima volta al volante della Porsche 911
RSR aggiudicandosi subito il secondo posto a Petit Le Mans a Road
Atlanta, una delle classiche gare di durata degli Stati Uniti.

“Per
un pilota, ricevere il sostegno di Porsche è una fortuna che capita una
volta nella vita,” afferma Bamber, che vive a Kuala Lumpur, in Malesia,
ricordando la sua prima, trionfale stagione con Porsche. “Sin
dall’inizio ho sentito che ero in buone mani e questo mi ha dato molta
fiducia. Ho incontrato alcune persone davvero formidabili e come pilota
ho raggiunto un nuovo livello sotto ogni aspetto”.

La sua
carriera è continuata con questo ritmo. Per il 2015, è stato messo sotto
contratto come pilota professionista e, dopo i test positivi con la
Porsche 919 Hybrid, è passato rapidamente al programma LMP1. Dopo
Spa-Francorchamps, Le Mans è stata solo la sua seconda gara nella
massima classe delle gare di durata. Ma neanche questo compito ha
preoccupato Earl Bamber: ha padroneggiando con sicurezza le situazioni
più estreme, come se avesse trascorso la sua vita sul circuito delle 24
Ore. Lo stesso si può dire del suo compagno di squadra Nick Tandy. Anche
il britannico ha festeggiato il suo primo grande successo nei
campionati monomarca Porsche. Nel 2011 si è aggiudicato la vittoria
nella Carrera Cup Deutschland e l’anno successivo ha conquistato la
Porsche Cup come il pilota professionista Porsche di maggior successo al
mondo. Nel 2013 è stato promosso nella squadra dei piloti
professionisti e alla guida della Porsche 911 RSR, ha immediatamente
vinto a Petit Le Mans, nella stagione 2014 ha vinto la 24 Ore di Daytona
e il WEC di Silverstone. Ora, dopo la vittoria di Le Mans, Earl Bamber e
Nick Tandy gareggeranno il 28 giugno nel round a Watkins Glen del Tudor
United SportsCar Championship negli Stati Uniti con una Porsche 911
RSR.

“Siamo tutti molto orgogliosi di Earl e Nick. La loro
vittoria a Le Mans è un altro esempio del successo del concetto Porsche
di formazione dei giovani piloti,” asserisce Frank-Steffen Walliser,
Direttore di Porsche Motorsport “e sottolinea anche l’importanza che
riveste il campionato monomarca Porsche come trampolino di lancio per i
giovani piloti che, come Earl e Nick, hanno il talento necessario, una
grande volontà di imparare e una forte propensione al successo. Porsche
apre tutte le porte a chi è veramente veloce”.

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