Ai vertici nazionali per la sicurezza alla guida.
Nel 2023 sulle strade italiane ci sono stati 44.778 incidenti stradali, di cui 449 mortali. 495 persone hanno perso la loro vita sull’asfalto. In Europa superiamo addirittura le 20.400. Quanto è importante la sicurezza oggi? Quante cose potremmo fare come guidatori per prevenire questa strage, e non le facciamo perché neanche le conosciamo?
Tra le altre cose l’esperienza ha dimostrato quanto importante possa essere la “prevenzione” che in questo caso specifico passa attraverso per una migliore conoscenza del modo di guidare la propria automobile. Molte sono le scuole di guida sicura che operano oggi in Italia. Tra queste vale la pena soffermarsi sulla Calcagni Driving School di Roma – che proprio in questi giorni festeggia i suoi primi dieci anni di attività – nella quale l’ex-pilota di Formula 3000 (l’odierna F2) Gianluca Calcagni ha trasferito tutta la sua esperienza e la sua passione,
«Dieci anni fa, nel 2014, ho fondato una scuola che offre servizi specializzati e professionali a tutti i livelli con una qualità certificata e un’efficacia altissima. Dopo le gare professionistiche, ho avuto quindici anni di esperienza con BMW Italia, in qualità di istruttore, formatore e coach. Da tutta questa esperienza accumulata nel settore agonistico e nella formazione, è nata appunto Calcagni Driving School per cercare di diffondere sempre di più la cultura della sicurezza stradale».
Quali oggi sono gli obiettivi di Calcagni Driving School? «Innanzitutto vogliamo portare la cultura della sicurezza tra i neopatentati. Vogliamo affiancarci ai ragazzi da subito, dai loro primi passi nel mondo delle auto, perché negli incidenti stradali mortali viene colpita soprattutto la fascia tra i 18 e i 26 anni»
Un’operazione costosa, immagino. «Certo, i corsi di guida hanno costi abbastanza elevati. Per questo ho voluto abbattere questi costi costruendo un mio centro di guida sicura privato alle porte di Roma, Guidonia Montecelio. Il centro è adatto proprio a simulare i casi fondamentali per imparare la guida sicura, grazie alla pavimentazione con la resina che consente di abbassare il coefficiente di aderenza delle vetture all’asfalto, e far capire al guidatore come fare per riprendere un’auto che ha avuto una perdita di aderenza.
Un secondo importante obiettivo è quello di continuare a formare i guidatori in tutta Italia, in tutti i circuiti, in tutti gli autodromi, perché il circuito è la palestra più adatta per imparare a guidare l’auto in modo sicuro. Infatti negli autodromi non ci sono quegli ostacoli, come i pali o gli alberi, che non ci permettono di sperimentare in maniera sicura gli esercizi di cui c’è bisogno».
A fianco alla sicurezza in senso stretto, c’è poi una parte più sportiva, che consente ai clienti di guidare in una vera pista ai massimi livelli, nel massimo rispetto delle norme sulla sicurezza. Sono corsi di guida sicura per privati e aziende rivolti a tutte le fasce di età che hanno una fase esperienziale molto importante che si affianca alla tradizionale parte teorica. Per fare questo, viene utilizzata la pista all’interno dell’area privata a Guidonia. Nel caso in cui invece venga richiesto un corso su altre città d’Italia si trova il circuito adatto dove poterlo svolgere.
«Grazie a questa esperienza pratica, facciamo esercitare il corsista sulla perdita di aderenza sull’asse anteriore o posteriore, sulla frenata di emergenza, sull’evitamento slalom. E poi c’è un percorso dove lavoriamo principalmente sulle traiettorie di guida» prosegue Calcagni. «Accanto a questa dimensione, abbiamo poi tutti i corsi certificati sulla Sicurezza Stradale in base al decreto 81/08, rivolti ai privati e alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni. In base alla legge, infatti, tutti coloro che guidano auto presso le aziende o hanno auto intestate alle aziende devono essere formati con una formazione certificata. Questo è stato previsto sia per diminuire gli incidenti mortali o che possano causare danni permanenti sia per prevenire eventuali responsabilità penali in capo agli amministratori delle società o ai datori di lavoro».
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