La nuova Mini, erede della mitica vettura del 1959, debutta sul mercato per bissare il successo delle due precedenti generazioni, proponendo una linea senza stravolgimenti e gli elevati canoni di qualità e attenzione alle finiture. Il frontale si fa apprezzare per la classica calandra dotata di cornice cromata che separa i gruppi ottici anteriori di nuovo disegno, mentre la zona posteriore guadagna proiettori di maggiori dimensioni , ma che mantengono lo stile di quelli usati sulla precedente versione.
La Mini diventa anche più spaziosa grazie ad una lunghezza cresciuta di 9,8 centimetri, arrivando così ad un totale di 3,82 metri (il passo è di 2,49 metri), mentre la larghezza cresce di 4,4 cm, per un totale di 2,39 metri. A queste dimensioni che vanno a vantaggio dello spazio messo a disposizione per le ginocchia degli occupanti, si aggiunge un vano di carico più capiente di ben 51 litri, per una capacità totale di 211 litri.
La gamma della Mini si divide in tre diverse versioni: si parte dalla Mini Cooper, forte del tre cilindri benzina da 1.5 litri che mette a disposizione 136 CV, seguita dalla Mini Cooper S, equipaggiata con il potente quattro cilindri a benzina 2.0 litri da 192 CV, mentre sul fronte dei diesel troviamo la Mini Cooper D, dotata del tre cilindri 1.5 litri da 116 CV. Tutte le motorizzazioni risultano dotate della sovralimentazione Mini TwinPower Turbo e possono essere abbinate ad un cambio manuale a sei rapporti o a un più pratico automatico. Il piacere di guida viene inoltre assicurato da un telaio più rigido e leggero, coadiuvato da sospensioni riviste, che si distinguono per l’uso di uno schema McPherson all’anteriore e un sistema Multilink in lega leggera al posteriore.
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