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110 anni fa l’”automobile per tutti”

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L'”automobile del dottore” e la produzione in serie. I prezzi contenuti fanno aumentare le vendite. Nel 1914 Opel è il maggior produttore tedesco di automobili.

All’inizio del Novecento la costruzione delle grandi limousine di lusso aveva portato alla Opel notorietà e ad apprezzabili livelli produttivi. Nel 1909 furono costruiti 798 veicoli e la produzione di autocarri piccoli e grandi, avviata due anni prima, era arrivata a 47 unità. A questo punto però si doveva andare incontro al crescente bisogno di mobilità, offrendo al pubblico un’automobile a buon mercato. La produzione in serie delle biciclette aveva forse permesso di abbassare i prezzi e di aumentare la produzione. La strada da percorrere diventava sempre più chiara: ci voleva un’automobile compatta, robusta, alla portata di tutte le tasche.

La dirigenza di Opel era ovviamente soddisfatta dei successi ottenuti in così breve tempo nel mercato delle automobili di lusso e nelle competizioni. A Ruesselsheim tuttavia ci si rendeva conto chiaramente che a lungo andare, proseguendo su questa strada, si sarebbe finiti su un binario morto. Certo esisteva una fascia sociale che non doveva stare attenta alle spese e che possedeva anche il personale necessario per la manutenzione delle automobili e per guidarle. Tuttavia il numero di costoro restava pur sempre limitato a circa 25.000 persone. Non ci si deve quindi meravigliare se, fra il 1906 e il 1908, la produzione Opel si mantenne su livelli relativamente costanti: nel 1906 furono costruiti 492 automobili e 26 camion, l’anno dopo 454 auto e 24 camion, quello dopo ancora 470 auto e 30 camion. Per questo motivo bisognava produrre, accanto alle costosissime vetture di lusso, anche modelli che potessero allargare la fascia dei potenziali acquirenti. Solo questo poteva essere il mercato del domani. La produzione delle biciclette aveva del resto già dimostrato che solo la produzione in grande serie poteva permettere di contenere i prezzi e di allargare la base delle vendite.

C’era però ancora molto da fare prima di arrivare alla catena di montaggio: una strada lunga e disseminata di ostacoli. Per prima cosa bisognava trovare un cliente che avesse bisogno di una macchina affidabile e non desse troppa importanza alle dimensioni e all’estetica. Costui doveva però avere al tempo stesso la propensione mentale e i mezzi necessari per investire qualche migliaio di Marchi in un tale mezzo di trasporto.

I fratelli Opel individuarono questo cliente ideale nella categoria dei medici. Questi avevano bisogno di un’automobile capace di trasportarli giorno e notte, con il bello e il cattivo tempo, sui sentieri più piccoli, veloci e sicuri fino ai loro pazienti a due od a quattro gambe (gli Opel naturalmente non avevano trascurato i veterinari). Particolare non trascurabile, i medici avevano anche i mezzi finanziari necessari per acquistare un’automobile. Per far rientrare comunque il prezzo entro i 4.000 Marchi, Opel progettò una semplice e robusta vettura a 2 posti: la 4/8 HP, dotata di un motore a 4 cilindri in linea di 1.029 cc la cui potenza massima di 8 CV veniva raggiunta a 1.600 giri/minuto. Il movimento veniva trasmesso per mezzo di un cambio a 3 marce, posto sotto il pavimento dell’auto, e di un albero cardanico al differenziale sull’assale posteriore.

Il telaio e la carrozzeria di quest’auto, che non pesava più di 525 kg, furono costruiti nel modo più robusto possibile. L’assale anteriore rigido consisteva in un unico pezzo d’acciaio forgiato e, poichè i medici condotti dovevano potersi muovere anche con il brutto tempo attraverso strade dissestate, motore e cambio furono protetti da un solido scudo di lamiera, mentre i cerchioni delle ruote erano facilmente smontabili per semplificare la sostituzione dei pneumatici. Anche il consumo di benzina era relativamente contenuto: 8 litri circa ogni 100 chilometri con il carburatore ad iniettore.

Esattamente 110 anni fa, nel 1909, nacque così l'”automobile del dottore”, i cui due viaggiatori erano protetti dal freddo solo da una coperta sulle ginocchia, uscì sul mercato all’incredibile prezzo base di soli 3.950 Marchi. La clientela si rese presto conto dei vantaggi offerti da quest’auto che raggiungeva pur sempre i 50 km/h di velocità e che era, rispetto ai pesanti modelli di lusso, assai facile da manovrare.

“L’uso di un’automobile nel territorio del mio studio medico è stato un passo arrischiato. Se è riuscito perfettamente posso ringraziare solo la qualità del vostro prodotto”. Lettere come questa arrivarono sempre più spesso alla Opel. La propaganda fatta a voce portava nuovi clienti. Per la Opel si apriva una nuova fascia di mercato. Quando nel 1909 cominciò la produzione della 4/8 HP, le vendite salirono a 798 automobili e 47 autocarri per raddoppiare già l’anno seguente quando vennero consegnati 1.556 veicoli. Queste cifre continuarono a salire fino al 1914: nell’anno in cui scoppiò la guerra, la Opel era diventata con i suoi 3.335 veicoli il maggior produttore tedesco di automobili.

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