100 anni di Renault tipo KJ

Presentata al Salone di Parigi del 1923, era destinata alla fascia meno abbiente della clientela.

All’inizio degli Anni ’20 del Novecento, Louis Renault, titolare dell’omonima Casa automobilistica, decise di sviluppare una serie di automobili economiche da acquistare e da gestire, destinate alla più vasta platea possibile di potenziali acquirenti. Nacque con la serie 6 CV, nome che indica la classificazione fiscale della vettura e non la potenza del motore.

La prima di queste vetture fu la tipo KJ che, presentata al Salone di Parigi del 1923, si impose subito all’attenzione del pubblico. Era proposta in una gamma di ben 12 versioni differenti, tutte a 2 o 3 posti e tutte equipaggiate con uno stesso 4 cilindri con testata smontabile (soluzione inedita all’epoca) di 951 cc. Uno dei punti di forza di Renault tipo KJ si rivelò subito essere l’affidabilità per la quale divenne una delle vetture preferite dai liberi professionisti dell’epoca.

La tipo KJ fu presto affiancata la tipo MT, caratterizzata di una carrozzeria molto profilata che ricordava quella di una piccola imbarcazione, realizzata prevalentemente in legno di mogano. Altra caratteristica della tipo MT era il parabrezza a forma di “V”, piegato in due: una soluzione aerodinamica rara su una vettura di fascia bassa o medio-bassa, così come i rivestimenti interni in pelle.

Entrambi i modelli furono sostituiti nel 1924 quando, al Salone di Parigi, la Renault presentò la tipo NN, destinata ad un pubblico ancora meno abbiente e caratterizzata esteticamente da una calandra appuntita, completamente liscia ed inclinata all’indietro. L’angolo formato dalle due superfici che costituivano la calandra proseguiva all’indietro lungo il cofano motore ai lati del quale c’erano due prese d’aria per il raffreddamento del propulsore.