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Partito a Il Ciocco il CIR 2019

A dispetto dell’assenza del pluricampione Paolo Andreucci che ha caratterizzato per più di tre lustri la scena tricolore, il Campionato Italiano Rally 2019 gode di ottima salute. E’ quanto emerge dalla prima gara dell’anno, il tradizionale Rally Il Ciocco che si è corso in Garfagnana, dopo la spettacolare apertura a Forte dei Marmi.

Al via c’era il meglio delle vetture R5, quelle che puntano all’assoluto, dalla super titolata Škoda Fabia, Hyundai i20, Ford Fiesta e la nuova VW Polo, tutte schierate da strutture professionali di alto livello, oltre alla Citroën C3 iscritta dalla filiale italiana. Dall’elenco, non è una novità, manca il costruttore nazionale, che potrebbe supportare l’inserimento di qualche giovane nel panorama internazionale, ma questo è un altro discorso.

Alla caccia del titolo c’è un poker di aspiranti che hanno scoperto le carte al Ciocco. Il romagnolo Simone Campedelli dopo un paio di stagioni brillanti è riuscito ad avere una Fiesta da M-Sport, la struttura inglese che fa correre le Ford nel mondiale, Gian Domenico Basso, l’esperto pilota trevigiano, già campione d’Italia e d’Europa, rientra nel CIR con una Škoda della DP, l’emergente Andrea Crugnola con la VW Polo della Gass, mentre sulla Citroën è salito un pilota navigato come il friulano Luca Rossetti, anche lui carico di titoli e al rientro nel tricolore. Come outsider Stefano Albertini, due volte campione d’Italia WRC,  con una Škoda della PA, che come i vari Michelini, Scattolon, Rusce, Gilardoni ecc, punta soprattutto al CIRA, il campionato nel campionato che riunisce le sole gare in asfalto.

Ad aggiungere un po’ di paprika ecco Craig Breen il pilota irlandese che fino all’anno scorso correva nel mondiale con le Citroën ufficiali. In attesa di ritrovare un volante nel torneo iridato, sbarca in Italia con un programma di quattro gare con una Škoda della Metior.

E al Ciocco lo spettacolo non è mancato. Grande protagonista per buona parte della gara Andrea Crugnola che però è stato bloccato da un problema all’idroguida a quattro prove dal termine. La gara non ha però perso di suspense. Alla fine ha vinto Basso, affiancato da Lorenzo Granai, con appena 4”9 su Campedelli, attento a non commettere errori, e 13”9 su Rossetti alla ricerca del miglior rendimento della C3.

Il quarto posto di Breen a 16”5 va valutato considerando la scarsa conoscenza delle strade italiane, soprattutto quelle in asfalto, mentre Albertini oltre a completare la top five, raccolta in meno di 45”, raggiunge il primato nel CIRA.

Interessante anche la lotta per il successo nel 2 Ruote Motrici dove ha vinto con merito il giovane fiorentino Tommaso Ciuffi con la 208 R2 l’ennesimo prodotto della filiera Peugeot.

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