Prosegue a ritmo costante la crescita di FirstStop, la rete di vendita ed assistenza introdotta in Europa da Bridgestone nel 1994 e presente in Italia dal 2002. Nel giro dei prossimi quattro anni il numero dei centri europei della terza maggiore rete europea è destinato a passare dalle attuali 1.552 unità a 2.213 (da 171 a 270 dei quali nella sola Italia).
Il raggiungimento di questo obiettivo passa ovviamente attraverso la «creazione di una rete coesa di forti imprenditori», come sottolinea Davide Ivac, manager First Stop Retail, Bridgestone Europe – South Region, così come attraverso collaborazioni ormai consolidate con aziende come Autronica, Bosch, Falca, Repsol, Würth ed ovviamente Renault per le auto di cortesia ed ovviamente per i molti servizi offerti ad utenti finali ed a rivenditori. Non va tuttavia trascurato il fatto che nel corso degli ultimi anni FirstStop ha acquisito importanti aziende del mondo dei retail come la slovacca ARS, le francesi Cotè Route e Speedy Tyre, le tedesche Ehrhard e Pneuhage, la ceca PneuStorex che portando le loro esperienze all’interno della rete del gruppo Bridgestone hanno rappresentato un importante valore aggiunto e contribuito ad aumentare i contatti.
Il crescente interesse gli automobilisti italiani verso FirstStop ed altre analoghe reti che non trattano solo pneumatici, ma sono in grado di operare i cosiddetti “interventi di meccanica leggera”. è la conseguenza di una serie di motivazione che, secondo Ivac, spaziano dalla «scarsa opinione che in genere italiani hanno delle officine meccaniche, ad un parco circolante sempre più vecchio (nel 2016 siamo arrivati ad un’età media di 9.4 anni), al fatto che il 75% delle persone gradisce poter ricevere assistenza tecnica in uno stesso posto (“one stop shop”».
I dati, del resto, sono sotto gli occhi di tutti e parlano chiaro. Nel quinquennio 2012-2016 Il numero delle officine meccaniche ha registrato un continuo calo, mentre è aumentato quello dei centri professionali che aderiscono ad una rete ed offrono un’assistenza tecnica a 360 gradi. Ad influenzare la scelta dei clienti sono, secondo un’indagine di mercato condotta lo scorso Autunno dalla stessa FirstStop, per il 41% degli intervistati la qualità del lavoro e per il 36% l’affidabilità. Portando le proprie auto presso i centri di una rete la gente, sottolineano le stesse indagini, la gente si aspetta innanzitutto di evitare brutte sorprese, di poterle sottoporre ad un controllo completo, di trovare prodotti di qualità. Non stupiamoci quindi se il 60% dei clienti accetta volentieri di fare effettuare gli interventi consigliati.
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