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Andreucci e Peugeot, fenomeni dei rally italiani

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Undici titoli! Non se li sogna nemmeno Lewis Hamilton e anche il re della specialità Sébastien Loeb che è arrivato a quota nove.

Al Rally Due Valli, che si è concluso davanti all’Arena di Verona, Paolo Andreucci con la Peugeot 208 T16 in coppia con la friulana Anna Andreussi, ha conquistato per l’undicesima volta in carriera il titolo assoluto di campione d’Italia rally. Un fenomeno davvero il pilota della Garfagnana, perché contrariamente a quanto si potrebbe pensare di avversari tosti ne ha sempre avuti. Quest’anno in particolare all’ultima gara erano in quattro a potersi giocare il titolo.

Andreucci era partito alla grande con tre vittorie nella prima parte della stagione, poi un incidente durante dei test prima del Rally di Roma Capitale gli ha complicato le cose. Ha corso a Roma acciaccato e senza la Andreussi infortunata, e nonostante una prova coraggiosa non è riuscito a concludere la gara, la beffa è continuata nella gara successiva a Cingoli, dove ha capottato all’ultima prova. A Verona è dunque arrivato in svantaggio nei confronti di Umberto Scandola con la Skoda appoggiata dalla filiale italiana, che correva sulle strade di casa. Altra cliente pericoloso il romagnolo Simone Campedelli con la Ford Fiesta che aveva appena ricevuto un super motore “factory” da M-Sport, che fa correre le Fiesta nel mondiale con Sébastien Ogier.

Matematicamente in lizza, visti i punteggi maggiorati che assegnava quest’ultima gara anche Andrea Crugnola, il migliore dei giovani, pure con una Ford Fiesta. La gara si è aperta con un colpo di scena, il ritiro di Campedelli nella prima prova. In testa è andato Luca Rossetti, non iscritto al campionato, con una Hyundai, che ha confermato la sua leadership fino all’arrivo. Andreucci che ha staccato il rivale numero uno Scandola, ha potuto controllare la gara, e alla fine terzo ha potuto festeggiare assieme alla recuperata Andreussi.

Festeggia anche Peugeot, da anni la regina dei rally italiani, unica Casa a sostenere un impegno diretto, e la FPF di Fabrizio Fabbri capace, unica in Europa, di preparare come un orologio la 208 T16, gommata Pirelli.

Per Peugeot è l’ennesimo trionfo, completato dai titoli Junior e 2RM conquistati da Danilo De Tommaso, esponente del tradizionale programma giovani al quale è stata affidata una 208 R2.

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