Negli Anni Trenta le MG P-type furono le ultime Midget equipaggiate con motori ad asse a camme in testa. Una di queste “nonnine” è in Italia, accuratamente restaurata da Pierluigi Fusaroli, responsabile eventi di Owners MG Car Club Italia.
Novanta anni fa, MG realizzò una nuova Midget per uso stradale, preceduta da piccola biposto da competizione con carrozzeria aerodinamica denominata P-type lavorando sul 6 cilindri della MG Magnette. Progettato e realizzato dalla Wolseley e utilizzato sulla Morris Minor del 1928, questo motore aveva 3 supporti di banco e poteva mantenere senza problemi elevati regimi di rotazione dell’albero motore. Ne fu quindi sviluppata una versione a 4 cilindri, rimuovendo il quarto ed il quinto cilindro dal monoblocco, mantenendo, al centro, un cuscinetto principale e montando un nuovo asse a camme ed una testata a flusso incrociato con valvole di aspirazione su un lato e di scarico sull’altro. Particolarmente apprezzata si rivelò l’adozione di un sistema di lubrificazione e filtraggio dell’olio Tecalemit migliorato con 2 filtri che assicuravano un accurato filtraggio dell’olio, prolungando così la vita dell’albero motore e delle canne dei cilindri. Il risultato fu un 4 cilindri monoalbero di 847 cc a flusso incrociato da 36 CV (26 kW) a 5.500 giri/minuto alimentato da un carburatore doppio corpo.
Nasceva così la MG PA-type, nelle versioni: spider 2 posti (220 Sterline) e cabriolet a 4 posti (240 Sterline) prodotte direttamente dalla fabbrica alle quali si aggiungeva la Airline Coupé (290 Sterline) offerta da carrozzieri specializzati come H W Allingham di Londra, University Motors e Cresta Motors di Worthing.
I primi esemplari uscirono dalla fabbrica nel Gennaio 1934 al ritmo di 200 unità mensili (saranno complessivamente circa 2.000) avevano 2 posti e ruote verniciate per abbinarle agli interni dell’auto, soluzione presto abbandonata a favore del colore alluminio. Per contro la gamma colori prevedeva per la carrozzeria 3 combinazioni bicolore, ciascuna con rivestimento coordinato: verde Ulster e verde Dublino, blu Oxford e blu Cambridge, rosso carminio e rosso Saratoga. Il monocolore più popolare è il nero, seguito dal verde dal rosso e dal blu. Alcuni esemplari sono consegnati non verniciati per consentire ai clienti di farli verniciare di un colore a sua scelta.
Probabilmente una delle MG più “anziane” attualmente presenti in Italia è la PA-type (targa BWL 523) del 1935 di Pier Luigi Fusaroli, responsabile eventi di Owners MG Car Club Italia. Arrivata in Italia nell’Estate 2016, è stata da allora oggetto di quattro anni di meticoloso restauro nel corso del quale il telaio è stato posto su una dima moderna, molte componenti in legno ed in metallo sono state ricostruite, così come componenti non più reperibili sul mercato ed i rivestimenti interni in pelle di colore blu e la carrozzeria di colore nero (originale bordeaux).
Dai registri del Triple-M Register risulta che un tempo la vettura fosse dotata di ruote da 16 pollici e di compressore Marshall e che quindi un precedente proprietario la utilizzasse per le competizioni. A tale scopo aveva il cruscotto della PB-type dotato di più strumentazione.
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